23 ottobre 2012

Morbegno in Cantina 2012

Rosso di Valtellina DOC
Rosso di Valtellina DOC "Insieme" 


Dal 28 settembre al 7 di ottobre si è svolta la manifestazione Morbegno in Cantina che ormai da diciasette anni vede come protagonisti il principale centro della bassa Valtellina, alcuni dei paesi limitrofi, le loro antiche cantine e, naturalmente, i vini locali.

La formula, più che collaudata, prevede una serie di percorsi degustativi, più o meno articolati, che per due weekend si snodano tra le vie dei centri storici di Morbegno e Traona, ma anche lungo i terrazzamenti della Costiera dei Cech, mettendo in collegamento le diverse cantine che ospitano le varie aziende vinicole.
Queste cantine, un tempo adibite alla stagionatura dei formaggi, dei salumi, all'invecchiamento dei vini e oggi per lo più inutilizzate, in questo periodo dell'anno aprono i propri scricchiolanti portoni al pubblico svelando  le solide architetture e tutto il fascino dei mobili e degli utensili tipici della cultura contadina che vi sono raccolti.

Volendo evitare le code e l'eccessiva ressa che negli ultimi anni è solita invadere Morbegno, nel pomeriggio di Sabato 6 ottobre ci siamo diretti verso la più piccola e appartata Traona: qui il percorso prevedeva la visita di dieci cantine e altrettante degustazioni di vini diversi.
Anche nella tranquilla Traona, però, con il passare delle ore, la festosa "invasione" dei giovani dalla valle ha  fatto sì che si accorciassero i tempi di permanenza nelle cantine e si allungassero quelli d'attesa per accedervi; nel frattempo per le strade il volume della musica e il tasso alcolemico crescevano all'unisono.

Rosso di Valtellina DOC
Valtellina Superiore DOCG "Casa la Gatta"
e Rosso di Valtellina DOC "Perlavilla"
Nonostante in un contesto del genere è quasi inevitabile che la valorizzazione del vino e l'accuratezza del servizio passino un po' in secondo piano, abbiamo comunque incontrato un livello qualitativo complessivamente discreto nonostante qualche stecca (almeno tre) ne abbia abbassato la media.
Sono tre i vini che mi hanno maggiormente entusiasmato e per i quali è senz'altro valsa la pena di farsi un po' di coda: il Terrazze Retiche di Sondrio IGT "Orgoglio", della Tenuta Piccapietra e i due Rosso di Valtellina DOC, "Perlavilla" della Tenuta Triacca e "Insieme", presentato dal Consorzio tutela vini di Valtellina.

Tre vini  freschi, piacevoli ed estremamente profumati; tre etichette cosiddette "minori" che rappresentano anche tre diverse espressioni delle uve Nebbiolo, padrone indiscusse dei pendii della valle e conosciute da queste parti come Chiavennasca.
Quello che ci portiamo a casa da questa visita sono, insomma, tre spunti molto interessanti in vista di una futura trasferta valtellinese.


Rosso di Valtellina DOC
Rosso di Valtellina DOC "Insieme"

10 ottobre 2012

Rhum Agricòle Neisson: il ritorno

Rhum Agricòle Neisson XO
Rhum Agricòle Neisson XO: Cuvée du 3ème Millénaire

Alcuni mesi dopo la scoperta del Rhum Agricòle Neisson, durante l'estate sono tornato sul luogo del delitto e gustato, al termine di un'ottima cena, l'altrettanto ottimo XO (Extra Old) della Cuvée du 3ème Millénaire, sempre delle distillerie Neisson.

Come il suo più giovane parente, questo rhum agricòle nasce sull'isola caraibica della Martinica, più precisamente nella piccola distilleria a conduzione familiare della tenuta Thieubert di Le Carbet.

La Cuvée du 3ème Millénaire è stata assemblata per la prima volta nel 1999 per festeggiare l'ingresso nel nuovo millennio: il successo dell'iniziativa ha convinto la Neisson a dar seguito alla produzione anche negli anni successivi pur mantenendo i volumi limitati a circa 2000 bottiglie all'anno.
La preziosa cuvée prevede infatti l'assemblaggio delle dieci migliori barriques di rhum XO a disposizione, ovvero di quel distillato che ha passato almeno 6 anni di invecchiamento in botti da non più di 650 litri di capacità. Tanto per fare un esempio, l'edizione 2012 della Cuvée du 3ème Millénaire conterrà rhum del 2002 e del 2004 in parti uguali, beneficiando così, in totale, di ben dieci anni di invecchiamento (fonte http://www.neisson.com).

Il risultato di tanta cura e pazienza è un rhum ambrato dalla straordinaria complessità aromatica e dalla sorprendente persistenza retro olfattiva, dove i sentori speziati, il torrefatto e il legno si sposano armoniosamente con quelli più dolci di frutta e vaniglia.

Ancora una volta, il rhum di casa Neisson ha fatto centro e, anche in questa occasione, mi sento di consigliarne l'assaggio a chiunque avesse la fortuna di intravederne l'etichetta dalla classica vetrinetta da enoteca che custodisce le bottiglie più preziose.
Aggiungo infine che se l'abbinamento col cioccolato extrafondente è un must, il maestro ronero in persona consiglia di accompagnare questo rhum con un sigaro di qualità come fine pasto. Peccato solo non averne avuto uno a portata di mano quella sera!