20 febbraio 2012

La birra artigianale in Lombardia

Birre artigianali Lombardia
Da sinistra a destra: ArtigianAle, Tripel e 3° Miglio

Ieri, domenica 19 febbraio, si è conclusa la Settimana della Birra Artigianale 2012 e, personalmente, si è conclusa nel migliore di modi tra un sorso di ArtigianAle, uno di Tripel e uno di 3° Miglio.

Per chi ancora non le conoscesse, si tratta di tre delle birre di punta di altrettanti micro birrifici artigianali lombardi, tre splendide realtà che ben si prestano a rappresentare un movimento birrario particolarmente attivo in questa regione: si tratta, rispettivamente, del Bi-DU di Olgiate Comasco (CO), del birrificio Extraomnes di Marnate (VA) e del Birrificio Rurale di Certosa di Pavia (PV).

La Lombardia, con i suoi 73 micro birrifici attualmente censiti (fonte microbirrifici.org), è la regione italiana con il maggior numero di produttori ed è ormai sempre più comune trovare nelle enoteche, nei pub tradizionali, nelle birrerie specializzate e nei ristoranti, accanto ai più famosi marchi internazionali, degli ottimi prodotti italiani.
Qui, la cultura della birra artigianale, in costante crescita, passa attraverso un grande lavoro promozionale portato avanti da associazioni, gestori di locali pubblici e dai produttori stessi e si concretizza nell'organizzazione di numerose manifestazioni, più o meno grandi, ma capaci in ogni caso di attrarre un pubblico sempre maggiore.

Birrificio Extraomnes, Olgiate Comasco (CO)
Extraomnes Tripel: un angolo di Belgio
nel varesotto
Tra i principali eventi che si svolgeranno nei prossimi mesi nel capoluogo lombardo meritano di essere ricordati, se non altro per la risonanza di cui godono, l'IBF (Italia Beer Festival) che avrà luogo dal 9 all'11 marzo e Mangia come parli (ospitato all'interno della manifestazione Fa la cosa giusta) che si terrà nei padiglioni di Fieramilanocity tra il 30 marzo e il primo di aprile prossimi.

13 febbraio 2012

13 - 19 febbraio: Settimana della Birra Artigianale 2012

Settimana della Birra Artigianale 2012

Vi ricordo che è in corso la Settimana della Birra Artigianale, un'interessante manifestazione che si propone di diffondere la cultura micro-birraria italiana con una serie di eventi, degustazioni e promozioni speciali organizzate dai principali pub, ristoranti e pizzerie del Paese.

Per il calendario completo degli eventi o per trovare il locale aderente più vicino, potete consultare la pagina ufficiale.

Noi non mancheremo e sicuramente non mancheranno aggiornamenti.

10 febbraio 2012

De geographia Trappista

Chimay, La Trappe, Orval, Westmalle, Rochefort
Da sinistra a destra: Chimay tappo blu, La Trappe,Orval, Westmalle,
Chimay tappo bianco e Rochefort 6


In un precedente post ho accennato alle birre trappiste raccontando della Orval. Poi, parlandone con un amico, mi sono reso conto di quanto il concetto stesso di birra trappista non sia poi così scontato.

Una birra trappista è una birra prodotta da monaci trappisti (dell'ordine cistercense) o sotto il loro diretto controllo.
Questo implica che la birra nasca all'interno delle mura di un'abbazia, che le scelte produttive e le strategie commerciali dipendano dai monaci, che i proventi della vendita siano impiegati per il sostentamento della comunità monastica stessa e per opere benefiche e non per trarne un profitto economico.
L'indicazione "trappista" non identifica quindi uno stile birraio e, pertanto, non va confusa con la tipologia delle birre d'abbazia.

Attualmente sono solo sette i birrifici che, riuniti sotto l'International Trappist Association (ITA) fondata nel 1997 a tutela della produzione trappista (non solo birra ma anche formaggi, liquori, cioccolato ecc.), possono fregiarsi dell'indicazione Authentic Trappist Product in etichetta: sei belgi e uno olandese.

I primi sono equamente divisi tra nord e sud del Belgio: tra la regione bilingue (francese e tedesco) della Vallonia e quella di lingua olandese delle Fiandre.

Partendo da sud incontriamo per prima la già citata Brasserie d'Orval, sita nell'Abbazia di Notre Dame d'Orval a Villers-devant-Orval.
Poco più a nord, sempre lungo il confine franco-belga, nell'Abbazia Notre-Dame de Scormount a Baileux troviamo la Brasserie de Chimay, forse il marchio trappista più famoso grazie alla distribuzione capillare degna di un birrificio industriale.
Proseguendo verso il centro del Belgio ma sempre in territorio vallone, a Rochefort, incontriamo la Brasserie de Rochefort ospitata all'interno dell'Abbaye Notre-Dame de Saint-Remy.
Chimay, Achel, La Trappe
Mappa dei birrifici trappisti

Spostandoci nella regione delle Fiandre, nel nord ovest del Paese, giungiamo a Westvleteren dove nell'Abbaye de Saint-Sixte trova dimora la mitica Brouwerij Westvleteren.
A nord est, invece, a non molta distanza l'uno dell'altro, troviamo gli ultimi due birrifici trappisti belgi: il Brouwerij Westmalle ospitato dall'Abbaye Notre-Dame du Sacré-Cœur di Westmalle e il Brouwerij de Achelse Kluis che all'interno della Sint-Benedictus Abdij di Hamont-Achel produce la Achel.

Per concludere il nostro viaggio virtuale nel mondo delle birre trappiste non ci resta che superare il confine olandese e dirigerci verso l'Abbaye Notre-Dame de Koningshoeven dove ha sede il Brouwerij de Koningshoeven. Quest'ultimo birrificio, dove si produce la nota La Trappe, si vide negare tra il 1999 e il 2005 l'autorizzazione a utilizzare il marchio trappista a causa di un accordo commerciale stipulato con un grande distributore come Bavaria.