9 marzo 2012

Lo Schioppettino DOC, una piacevole scoperta

Zuccolo, Nimis (UD)
Schioppettino DOC 2010, cantine Zuccolo

E' curioso come spesso accada di non aver nemmeno mai sentito parlare di una cosa, di un fatto, di un personaggio o, come in questo caso, di un vino e poi ce lo si ritrovi davanti in due diverse occasioni  nell'arco della stessa settimana. A me è appena capitato con lo Schioppettino.

Questo simpatico vino rosso della tradizione friulana, frutto dell'omonimo vitigno autoctono e conosciuto fino ad alcuni decenni fa come Ribolla Nera o Poçalza, sembrerebbe essersi guadagnato l'attuale nome per via del fatto che i suoi acini, grossi e polposi, sembrano scoppiare se schiacciati tra le dita.

Nella prima occasione ho stappato una bottiglia di Schioppettino DOC Colli Orientali del Friuli, annata 2010, prodotto dalle cantine Zuccolo di Nimis, un importante centro enologico situato a nord di Udine e all'interno del territorio dei Colli Orientali, patria dei più celebri vini friulani. Si tratta di un vino secco, leggero, facile da bere, dal colore rosso rubino e dalla tipica ricchezza aromatica dello Schioppettino giovane che ricorda la mora selvatica e il mirtillo.

La Tunella, Premariacco (UD)
Schioppettino DOC 2009,
cantine La Tunella
Poi, a distanza di pochi giorni, ho assaggiato uno Schioppettino DOC Colli Orientali del Friuli del 2009 dell'azienda La Tunella di Premariacco, una cittadina a est di Udine che si trova a metà strada tra Cividale del Friuli e Prepotto, le vere terre d'elezione di questo vino. Lo Schioppettino La Tunella, più maturo rispetto al precedente, si presenta con sfumature più scure, tendenti al violaceo, una gradazione alcolica più sostenuta e una maggiore complessità olfattiva, con note speziate e di pepe nero che si affiancano ai tipici sentori dei frutti di bosco.

Giovane o invecchiato, più o meno leggero, in ogni caso elegante, lo Schioppettino si è dimostrato una piacevole scoperta: un vino molto gradevole e adatto a diverse occasioni di consumo, anche fuori dai pasti.